Come ci si diverte tra amici o da soli?
Karaoke
La parola karaoke
nasce dall'unione tra la parola giapponese kara (vuota) e il termine
ōkesutora che è la pronuncia giapponese della parola di etimologia
greca orchestra.
Non si sa
esattamente quando sia nato il karaoke. C’è chi crede sia nato
all’interno di programmi televisivi USA negli anni sessanta e chi
pensa a dei tradizionali spettacoli giapponesi dove il pubblico
veniva coinvolto nelle esibizioni sul palco. Una cosa è certa, il
primo apparecchio per il karaoke fu inventato da un musicista
giapponese, Daisuke Inoue, a Kobe all’inizio degli anni settanta che aveva ricevuto tante richieste dai suoi ammiratori per avere i
testi e le basi delle sue canzoni per poterle imparare divertendosi.
In Giappone, il
karaoke ebbe una grande diffusione durante gli anni ottanta. Nei
locali pubblici, i clienti si esibivano cantando su basi musicali
preregistrate e con il supporto di un video che faceva scorrere il
testo. Anche all’interno delle sigle degli anime giapponesi vennero
inseriti i testi in hiragana (una delle scritture giapponesi) in
stile karaoke. Questa moda portò alla creazioni di macchinari
appositi sia per un uso amatoriale che professionale.
In Giappone il
karaoke è diffusissimo, è parte integrante della cultura nipponica
e non è solo una passione dei piu giovani. Si coinvolge le persone nel
karaoke durante feste e cerimonie, ci sono programmi dedicati alla
televisione dove a cimentarsi nel canto sono persone famose, ma
soprattutto esistono in tutte le città molti locali in cui i clienti
possono cantare su basi stumentali con il testo che scorre su di uno
schermo. La cosa particolare di questi locali giapponesi è che le
persone, in solitaria o con piccoli gruppi di amici, vengono fatti
accomodare in piccole stanze private, in maniera tale da evitare
figuracce con chi non si conosce quando non si è propriamente
intonati, che si possono affitare per diverse ore o per intere serate
e tra una canzone e l’altra ci si può rilassare con cibo e
bevande.
Sala Giochi
Le sale giochi in
Giappone fanno parte della tradizione e si evolvono con l’industria
dei videogame ogni anno. Le prime sono apparse negli anni ‘70 con
un grande successo, Space Invaders fu il gioco arcade che divenne piu
famoso in tutto il mondo. Oggi le sale giochi giapponesi si trovano
al interno di palazzi interi con piu piani a disposizione dei
giocatori con insegne coloratissime (come d’altronde molte cose
nella cultura contemporanea nipponica) e spesso sono luogo prediletto
per il primo appuntamento di una giovane coppia innamorata.
Per i veri appassionati, soprattutto dei classici, una tappa necessaria è il game center Mikado nel quartiere di Takadanobaba dove si possono trovare le serie più famose e le postazioni sono in ordine di casa produttrice.
Per i veri appassionati, soprattutto dei classici, una tappa necessaria è il game center Mikado nel quartiere di Takadanobaba dove si possono trovare le serie più famose e le postazioni sono in ordine di casa produttrice.
Per giocare sono
necessarie delle monete (il prezzo è indicato in maniera chiara), ma
in ogni sala giochi sono presenti le macchine per cambiare i soldi
segnalate con un cartello. Per alcune macchine invece c’è
la possibilità di pagare con determinate carte prepagate giapponesi.
I giochi sono divisi
per genere (su ogni piano solitamente si trova una tipologia di
videogioco diversa).
In alcune sale è
permesso fumare, ma alcune hanno delle zone apposite per i fumatori.
Gli orari variano a
secondo del luogo in cui si trova la sala giochi, ma solitamente
aprono presto e rimangono aperti fino a tarda sera e il pomeriggio è
solitamente l’orario prediletto dagli studenti che sono appena
usciti da scuola.
Ci sono tantissimi
tipi di videogiochi:
-UFO catchers: un
po' diversi dalle classiche macchine pesca-pupazzi che abbiamo qua in
italia, quelle giapponesi hanno solo due artigli con cui afferrare
l’oggetto oppure spingerlo verso il buco. Al loro interno si
possono trovare pupazzi di personaggi di anime e videogiochi e anche
action figures, ma la difficoltà di “cattura” del oggetto è
pari al suo valore. Solitamente uno dei pupazzi di minor valore è
già posizionato in maniera tale da essere gettato nel buco senza
difficoltà in modo che il giocatore non vada via a mani vuote, ma i
premi di maggior valore possono essere vinti solo con prese perfette.
Una particolarità sicuramente è data dal fatto che se si sbaglia la
mossa, si può chiedere di riposionare l’oggetto nella posizione
precedente per ritentare.
-Giochi musicali:
tra i piu famosi in Giappone Dance Dance Revolution dove bisogna premere con i
piedi delle frecce su una pedana a ritmo di musica e per le
difficoltà piu alte ci vuole allenamento e tanta acqua! Oppure ci sono giochi dove si può suonare strumenti musicali come Guitar Hero o
il taiko (il famoso tamburo giapponese).
-Giochi sportivi:
basati su basket, bowling, hockey o i piu popolari come quelli di
corsa in auto e moto.
-Gli spara-tutto: i
controller sono pistole finte che i giocatori puntano allo schermo
per sparare ai mostri mentre il punto di vista del personaggio si
muove da solo. A volte si possono fare scelte durante la partita per
cambiare la trama.
-Giochi arcade di
lotta.
-Le purikura sono
cabine simili a quelle per le foto tessere che permettono di
modificare le foto con effetti, immagini e scritte.
Pachinko
Secondo me questo
“gioco” merita un capitoletto a se. Il pachinko è un gioco
d'azzardo giapponese nato verso la fine della Seconda Guerra Mondiale
nella città di Nagoya e la parola deriva da pachi-pachi, onomatopea
che indica lo scoppiettare del fuoco.
La macchina è una
specie di flipper in verticale che fa uso di sfere di acciaio che
vanno comprate prima di iniziare, la diversità sta nel fatto che una
volta lanciata la sfera si perde ogni controllo sul suo percorso e si
vince con fortuna. Le sfere che si vincono non possono essere
convertite in denaro contante, ma vengono scambiate con fiches o
oggetti simbolici che poi possono essere scambiati con il corrispettivo in denaro in sportelli appositi fuori dal locale.
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